9 tradizioni natalizie italiane che amerai
Christmas is right around the corner and Italy is already buzzing with excitement. The entire country, from the snowy Alps to the sunny beaches of Sicily, lights up with twinkling lights, enticing aromas, and an infectious sense of joy.
Il Natale è alle porte e l’Italia è in fermento. Dalle Alpi innevate alle soleggiate spiagge siciliane, tutto il Paese si accende con luci scintillanti, invitanti profumi e un’atmosfera di gioia diffusa.
The true magic of an Italian Christmas lies in how each region, city, and home preserves its unique customs and traditions. But don’t worry, this article won’t turn into a massive encyclopedia of local customs; instead, it focuses on the shared traditions that bring Italians together during this festive season. After all, Christmas is a celebration of togetherness, where families and loved ones take center stage, as echoed in the old Italian proverb, “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi” (Christmas with your family, Easter with whomever you want)!
La magia del Natale qui si esprime nella ricchezza delle tradizioni, custodite gelosamente in ogni regione, città e famiglia. Ma non temete, questo articolo non intende essere un’enorme raccolta di usanze locali. Piuttosto, si focalizza su quelle tradizioni condivise che uniscono gli italiani durante le festività. Il Natale, dopotutto, è il momento della convivialità e del calore familiare, proprio come suggerisce il vecchio proverbio: “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”.
So, whether you’re planning to spend Christmas in Italy or simply wish to infuse your celebrations with Italian charm, this guide is your perfect companion.
Quindi, se avete in programma di trascorrere il Natale in Italia, o semplicemente desiderate aggiungere un pizzico di italianità alle vostre festività, questa guida è fatta apposta per voi.
When do we put up the Christmas tree in Italy?
Quando facciamo l’albero di Natale?
The Christmas tree holds a special place in Italian culture, transcending its non-Italian origins (it was first used in Germany) to become an integral part of the Christmas traditions in Italy. But there’s always a lively debate about the perfect time to set it up.
L’albero di Natale ha un ruolo centrale nelle festività, trascendendo le sue origini straniere (è nato in Germania) per diventare un elemento fondamentale delle tradizioni natalizie italiane. Ma scegliere il momento in cui allestirlo genera spesso vivaci dibattiti.
Traditionalists typically wait until December 8th, aligning with the Feast of the Immaculate Conception. Some just can’t wait and start in November (talk about eager beavers!), while others prefer the winter solstice (December 21st or 22nd) for setting up their tree, although this is often a whimsical excuse for procrastination! And then, each city has its own twist: Milan, for instance, lights up on December 7th during Sant’Ambrogio, honoring the city’s patron saint. Bari commences its festivities on December 6th, coinciding with the feast day of San Nicola, its patron saint, while, Alessandria waits until December 13th, which is dedicated to Santa Lucia.
I tradizionalisti di solito aspettano l’8 dicembre, giorno della Festa dell’Immacolata Concezione. Alcuni iniziano già a novembre, mostrando una certa impazienza, mentre altri preferiscono attendere il solstizio d’inverno (21 o 22 dicembre) per fare l’albero (anche se spesso è solo un pretesto per procrastinare!). E poi, ogni città ha le sue usanze: Milano, ad esempio, si illumina il 7 dicembre, in onore di Sant’Ambrogio, patrono della città. Bari inizia le celebrazioni il 6 dicembre, in occasione della festa di San Nicola, il suo santo patrono, mentre Alessandria attende il 13 dicembre, festa di Santa Lucia.
But no matter when they start, Italians agree on one thing: the party’s over on January 6th, the Epiphany, the day that “tutte le feste porta via” (takes away all the holidays).
Indipendentemente da quando si comincia, c’è un punto su cui concordiamo tutti: le decorazioni natalizie vengono rimosse il 6 gennaio, l’Epifania, il giorno che “tutte le feste porta via”.
The enchantment of Italian Nativity Scenes
L’incanto dei presepi italiani
Alongside the Christmas tree, the nativity scene (“presepe” in Italian) is a quintessential element in many Italian homes and public squares. This Christmas symbol boasts ancient roots, originating with Saint Francis of Assisi. On Christmas night in 1223, in Greccio (Lazio), he created the first living nativity scene, a vivid reenactment of that sacred night in Bethlehem.
Accanto all’albero di Natale, il presepe è un elemento fondamentale in molte case e piazze italiane durante le festività. Questo simbolo del Natale ha origini antiche che lo fanno risalire all’epoca di San Francesco d’Assisi. Fu proprio il santo che nella notte di Natale del 1223, allestì il primo presepe vivente a Greccio, nel Lazio, offrendo una vivida rappresentazione della natività a Betlemme.
Over time, the nativity scene has evolved into an essential part of Italian Christmas. Naples, in particular, has elevated this tradition into an art form, crafting authentic masterpieces that showcase local artistry. Modern technology has further enhanced these displays with features like lights, flowing water streams, and moving figurines, adding to their allure.
Nel corso dei secoli, il presepe è diventato un pilastro delle tradizioni natalizie italiane. Napoli, in particolare, ha trasformato questa usanza in un’autentica forma d’arte, dando vita a capolavori che riflettono la maestria locale. La tecnologia moderna ha poi ulteriormente arricchito queste creazioni, introducendo effetti come illuminazioni, corsi d’acqua animati e figure in movimento, rendendo il tutto ancor più affascinante.
Apart from the static displays, Italy is renowned for its live nativity scenes, with small villages across the country bringing the nativity to life with real people and animals. One of the most enchanting is in Equi Terme, a small Tuscan village where a path lit by torches and candles leads visitors to a cave, the setting for the holy nativity.
Oltre alle rappresentazioni statiche, l’Italia è famosa anche per i suoi presepi viventi. In vari borghi del Paese, queste scenografie prendono vita grazie a persone e animali reali. Tra i presepi viventi più suggestivi, spicca quella di Equi Terme, in Toscana, dove un sentiero illuminato da torce e candele conduce i visitatori a una grotta, teatro della rappresentazione della natività.
Tombola: the heart of Italian Christmas gatherings
Tombola: il cuore delle tavolate natalizie italiane
Tombola reigns supreme as the star of Italian Christmas parties. Sure, card games are popular too, but tombola is a game for all, from children to grandmas. And it’s not just entertaining; it also sparks a fun, competitive spirit.
La tombola è la regina indiscussa del Natale italiano. Sebbene i giochi di carte siano diffusi, la Tombola è un gioco adatto a tutti, coinvolgendo con gioia sia i bambini sia gli anziani. E non si tratta solo di un passatempo divertente; suscita anche una sana competizione.
Think Bingo, but with an Italian twist. Tombola consists of a board with numbers from 1 to 90 and cards featuring 15 random numbers. The game starts by deciding how much each card costs, creating a prize pool that everyone eyes. This pool will offer prizes ranging from the “ambo” (two numbers on a card) to the grand “tombola” (all numbers on a card).
Immaginate una versione italiana del bingo: si gioca con un tabellone numerato da 1 a 90 e cartelle contenenti 15 numeri casuali. Si inizia fissando il prezzo di ogni cartella, che va a creare l’allettante montepremi. I premi variano dall’ambo” (due numeri sulla stessa cartella) fino all’ambita tombola (tutti i numeri di una cartella).
Beyond the chance to win, what makes tombola so fun is hearing the caller, who doesn’t just read numbers; they imbue them with witty associations and cultural references. For example, number 77 isn’t just “77”; it’s “le gambe delle donne” (women’s legs), 33 is “gli anni di Cristo” (the age of Christ), and 90 is “la paura” (fear). Each number tells a story, which varies from one region to another, adding a touch of local folklore.
Il fascino di questo gioco non sta solo nella speranza di vincere, ma anche nell’ascoltare il banditore, che non si limita a leggere i numeri, ma li annuncia con divertenti associazioni e riferimenti culturali. Per esempio, il numero 77 non è semplicemente “settantasette”, ma diventa “le gambe delle donne”; il 33 evoca gli “anni di Cristo”, mentre il 90 simboleggia “la paura”. In questo modo, ogni numero si trasforma in una storia, variando a seconda della regione e arricchendo il gioco di folklore locale.
The sound of the zampogna
Il suono della zampogna
The musicians who play the zampogna, known as “zampognari,” are a familiar sight during Christmas. Roaming village streets in their weighty, dark cloaks, they play melodies that encapsulate the Christmas spirit, often performing door-to-door, in exchange for small gifts.
I musicisti che suonano la zampogna, chiamati “zampognari”, incarnano lo spirito del Natale. Vagando per le vie dei borghi, avvolti in lunghi mantelli scuri, queste figure tradizionali diffondono melodie che evocano l’atmosfera natalizia, spesso esibendosi di casa in casa in cambio di piccole offerte.
Resembling the Scottish bagpipe, the zampogna is a wind instrument featuring a sack (the “otre”) and several pipes. Its origins are steeped in mythology, as people think it evolved from the flute of the Greek god Pan. And rumors have it that even the Roman Emperor Nero was a fan of this instrument!
La zampogna, che ricorda la cornamusa scozzese, è uno strumento a fiato composto da un sacco, detto “otre”, e da diverse canne. Questo strumento ha origini mitologiche, poiché si pensa che sia derivato dal flauto del dio greco Pan. E si vocifera che persino l’imperatore romano Nerone fosse un appassionatosi questo strumento!
This beautiful Italian Christmas tradition mainly comes from central and southern Italy, but its charm has spread all over the country. Even though there’s a risk that this art might fade away, it’s still very much alive in small villages, where the Christmas spirit feels the strongest.
Questa affascinante tradizione natalizia italiana, nata principalmente nel centro e nel sud, si è poi estesa in tutto il Paese. E nonostante il timore che possa scomparire, rimane ancora viva nei piccoli centri, dove l’essenza del Natale è ancora fortemente sentita.
The Christmas markets
I mercatini di Natale
The traditional visit to Christmas markets is another essential part of the Christmas traditions in Italy. Really, who can resist the sweet, spicy scent of mulled wine filling the crisp winter air, and those wooden stalls brimming with unique decorations and crafts, all under a canopy of twinkling lights?
La classica visita ai mercatini di Natale è un altro elemento tipico delle tradizioni natalizie italiane. Come si fa a resistere al profumo del vin brulé che riempie l’aria fresca dell’inverno e alle casette di legno traboccanti di decorazioni e creazioni artigianali uniche, circondate da luci scintillanti?
Christmas markets can be found across Italy, from the wintry northern regions to the sun-drenched southern coasts. These markets provide an ideal setting to soak in the festive Christmas spirit. Additionally, they offer the perfect excuse to discover Italy’s stunning winter scenery and its cities. It’s common for Italians to plan mini-vacations around the Immaculate Conception holiday specifically to explore these markets.
Questi mercatini sono presenti in tutta Italia, dai paesaggi innevati del nord alle luminose coste del sud. Non solo offrono un’occasione perfetta per immergersi nell’atmosfera natalizia, ma sono spesso un’ottima scusa per esplorare i meravigliosi paesaggi invernali dell’Italia e le sue città. Infatti, è comune per gli italiani pianificare mini-vacanze durante il periodo dell’Immacolata Concezione proprio per visitare questi mercatini.
Some notable Christmas markets in Italy include Chiusa in South Tyrol, where traditional candlelight replaces electric lights, creating a magical atmosphere filled with jugglers, fire eaters, and storytellers. Another gem is the Christmas market in Grazzano Visconti, a hamlet in Emilia Romagna which turns into a picturesque Christmas village, straight out of a storybook.
Tra i più suggestivi, spicca il mercatino di Chiusa in Alto Adige, dove l’atmosfera è impreziosita da candele tradizionali anziché luci elettriche, e le strade si animano con giocolieri, mangiafuoco e narratori. Un altro luogo incantato è il mercatino di Grazzano Visconti in Emilia Romagna, che a dicembre si trasforma in un fiabesco villaggio natalizio.
The yule log, a symbol of renewal
Il ceppo di Natale, simbolo di rinnovamento
Burning the Christmas log, or “ceppo di Natale,” in Italy is a beloved ritual steeped in symbolism. This ancient rural tradition is about bidding farewell to the old year and welcoming the new with hope and joy. The ceppo symbolizes the passage of time, its flames consuming the old to make space for the new.
La tradizione di bruciare il ceppo di Natale in Italia è un rituale amato e ricco di significato. Questa antica pratica rurale rappresenta il saluto all’anno che finisce e il benvenuto a quello nuovo, simbolo di speranza e felicità. Il ceppo rappresenta lo scorrere del tempo e le sue fiamme consumano il passato per fare spazio al futuro.
Traditionally, the log is kept alight until January 6th, the Epiphany, marking the conclusion of the Christmas holidays and the beginning of a new chapter. This beloved tradition has even inspired a special holiday delicacy – the “tronchetto di Natale,” a festive dessert that sits proudly beside the panettone and pandoro on Italian Christmas tables.
Secondo la tradizione, il ceppo brucia fino al 6 gennaio, giorno dell’Epifania, segnando la fine delle festività natalizie e l’inizio di un nuovo capitolo. Da questa usanza è nata anche una specialità natalizia, il “tronchetto di Natale”, un dolce che affianca spesso pandoro e panettone sulle tavole italiane durante le festività.
While the Christmas log is a common practice across Europe, it takes on a unique twist in Italy. Take the scenic town of Oratino in Molise, for example. Here, instead of a log, they use a huge candle made from dry branches and tall canes, reaching an impressive height of 15 meters. This massive candle is lit up the night of Christmas Eve, and the next day, people collect fragments of its remains as charms for luck and prosperity in the year ahead.
Sebbene il ceppo di Natale sia una tradizione diffusa in tutta Europa, in Italia assume sfumature uniche. Prendiamo, per esempio, la pittoresca Oratino in Molise. Qui al posto del ceppo si usa una gigantesca candela alta fino a 15 metri, composta da rami secchi e canne. Essa viene accesa la notte della vigilia e il giorno di Natale la gente raccoglie frammenti di ciò che rimane come portafortuna per il nuovo anno
The never-ending dilemma between pandoro e panettone
L’eterna sfida tra pandoro e panettone
Italian Christmas gatherings, renowned for their vibrant political discussions and the inevitable personal inquiries, are also characterized by a delightful culinary rivalry: the ongoing debate over which traditional dessert reigns supreme, panettone or pandoro.
Oltre alle solite discussioni politiche e alle inevitabili domande personali, le riunioni natalizie italiane si animano con una gustosa rivalità: la sfida tra panettone e pandoro.
Panettone, with its dome-shaped profile, embodies the richness of Christmas with its airy texture filled with juicy candied fruits and plump raisins. In contrast, Pandoro boasts an elegant star-shaped design, lightly dusted with sugar, and a soft, buttery dough, devoid of candied fruits and raisins.
Il panettone, con la sua caratteristica forma a cupola, è un classico delle festività, amato per la sua morbida consistenza arricchita da frutta candita e uvetta. Il pandoro, invece, si distingue per l’elegante forma a stella ricoperta di zucchero a velo e l’impasto soffice e burroso, senza alcun tipo di frutta candita.
This culinary duel is as varied as the many versions these desserts come in, with options like chocolate chips or creamy fillings, all competing for your attention. So, which one takes the crown? In doubt, I eat both!
La rivalità tra panettone e pandoro si esprime attraverso le loro innumerevoli varianti, che spaziano da aggiunte di pezzetti di cioccolato a ripieni cremosi, ognuna in lizza per conquistare i palati più esigenti. Chi vince tra i due? Nel dubbio, io li mangio entrambi!
Christmas Eve dinner in the south, Christmas lunch in the north
La cena della vigilia al sud, il pranzo di Natale al nord
In the South, the focus is on the Christmas Eve dinner. The menu is traditionally “di magro” (literally, lean), but don’t be fooled – it’s far from a light meal. It’s a lavish feast where the only thing missing is usually meat. Imagine sitting around a table, sharing laughs and stories, while indulging in a variety of mouth-watering seafood, all sorts of fried delicacies, and a spread of sweets and dried fruits. Toasts are made with fine wines, sparkling bubbles, and the clink of bitter liqueurs, affectionately known as “digestivi,” promising to help digest the feast. The night reaches its high point at midnight, with the thrill of opening presents.
Nel sud Italia, la Vigilia di Natale è un momento davvero speciale. Sebbene il menù sia privo di carne, seguendo la tradizione del “magro”, ciò non toglie che sia estremamente ricco e variegato. Immaginatevi attorno a un tavolo, tra racconti e risate, mentre scorrono piatti a base di pesce, fritti di ogni genere, tanti dolci e frutta secca. I brindisi si susseguono con vini, bollicine e digestivi (quelle bevande amare che promettono di aiutare la digestione). La serata culmina a mezzanotte, con la gioia di scambiarsi i regali.
Now, moving up to the North, the emphasis is mainly on Christmas Day celebrations. The morning begins with the excitement of unwrapping gifts, followed by a lavish lunch that unfolds into a grand feast. The meal kicks off with an array of appetizers, including the ever-present Russian salad and assorted canapés. Following this, the feast continues with traditional entrees like “pasta al forno” (baked pasta) or tortellini served in a savory broth, along with roasted meats and a selection of classic Christmas desserts.
Al Nord, invece, le celebrazioni si concentrano per lo più nel giorno di Natale. I regali si scartano la mattina e il pranzo si trasforma in un sontuoso banchetto. Si comincia con una serie di antipasti, tra cui l’immancabile insalata russa e tartine varie, per poi proseguire con piatti tradizionali come pasta al forno o tortellini in brodo, carni arrosto e i tradizionali dolci natalizi.
Gourmet Christmas hampers
I cesti natalizi
What would Christmas be without the joy of giving gifts? In Italy, a favorite tradition is the Christmas hamper, known as “cesto natalizio.” After all, who can resist the allure of scrumptious treats paired and fine wine?
Cosa sarebbe il Natale senza la magia del donare? In Italia, i cesti natalizi sono un regalo molto amato, perché diciamocelo: chi può dire di no a leccornie e pregiati vini?
These Christmas hampers are treasure chests full of Italian delights. Some are themed, showcasing the flavors of a particular Italian region or focusing on certain delicacies like artisanal cheeses or colorful fruits. Others offer a more varied selection, typically including staples of Italian cuisine like wine, extra-virgin olive oil, Parmesan cheese, and the traditional panettone or pandoro.
Questi cesti sono una vera e propria celebrazione dei saporai italiani. Alcuni si focalizzano su un tema specifico, ad esempio offrendo i prodotti di una particolare regione o particolari categorie alimentari, dai formaggi artigianali alla frutta. Altri, invece, offrono una selezione più variegata, includendo spesso classici della cucina italiana, tra cui vini, olio d’oliva extravergine, Parmigiano, e il tradizionale panettone o pandoro.
Interestingly, the tradition of gifting food baskets at Christmas goes back to the ancient Roman Saturnalia, the pagan festival honoring Saturn, the god of agriculture. Imagine ancient Romans, just like us, exchanging wicker baskets filled with goodies, wishing each other luck and prosperity!
È interessante notare come la tradizione di donare cesti a Natale abbia origini antichissime che arrivano fino all’antica Roma e ai Saturnali, la festa pagana dedicata a Saturno, dio dell’agricoltura. In quell’occasione, gli antichi Romani, proprio come noi oggi, si scambiavano cesti pieni di delizie, augurandosi l’un l’altro fortuna e prosperità.
Valentina Nicastro is a travel writer in love with her home country, Italy. Having travelled widely around the globe, she realised there was more to explore closer to home and decided to put the passport aside for a while. When she is not immersed in documenting Italy, you’ll find her donning her communication consultant hat, weaving words as a content writer and bridging linguistic divides as a translator.