Alla ricerca di una nuova normalità: il mio trasferimento a Firenze
At the ripe, old age of 25, I realized that something significant was missing from my life. (Yes, I am fully aware that 25 years old is not old, but I certainly didn’t feel young either.) I was born and raised in the suburban Midwest. Straight out of college, I found myself with a comfortable teaching position in a tiny rural town where no one ever strays more than 500 miles from their hometown. To each their own, of course, but to me this sensation of comfort was a slippery slope towards settling, and I was beginning to resent my own life choices. I feared my “young and free” days would pass me by if I continued on my course. So, at a time I now lovingly refer to as my Quarter-Life Crisis, I decided to quit my job, pack my bags, and move across the ocean to Florence, Italy. Next to “being a princess when I grow up”, my childhood self had once dreamed of living an exciting life in a foreign country. Both of those dreams had been shelved as I matured, but when I decided to make a change, I figured… Why not make an old dream a reality?
Alla veneranda età di 25 anni, mi sono resa conto che nella mia vita mancava qualcosa di significativo (so che 25 anni non sono molti, ma non mi sentivo nemmeno giovane). Sono nata e cresciuta nella periferia del Midwest. Dopo la laurea, mi sono trovata un comodo posto da insegnante in una piccola città di campagna in cui nessuno si allontana mai più di 500 miglia. Ovviamente ognuno è libero di vivere come crede, ma per me questa sensazione di comfort rappresentava la via verso il conformismo e cominciavo a risentire delle mie scelte. Temevo che i miei giorni “giovani e liberi” sarebbero scivolati via se avessi continuato per quella strada. Così, durante quella che oggi amo definire la mia “crisi del quarto di vita”, ho deciso di lasciare il mio lavoro, fare le valigie e trasferirmi oltreoceano a Firenze. Oltre a voler diventare una principessa, da bambina avevo sempre sognato di vivere una vita emozionante in un paese straniero. Crescendo, questi sogni erano stati messi da parte, ma quando ho deciso di cambiare vita, mi sono detta… Perché non realizzare un vecchio sogno?
This article is part of our Bilingual Blog series, where we share useful information and tips about non-language related aspects of Italian culture such as food, music, travel and more. These articles were written in either English or Italian, and subsequently translated into the opposite language, in order to give our readers the opportunity to improve their reading skills whilst learning something new about Italy.
In the months between submitting my letter of resignation to when the airplane actually took off, en route for Italy, I enrolled in a TEFL course (Teaching English as a Foreign Language). Having already studied teaching methodologies in university and studied linguistics and languages as a hobby, I found the TEFL course to be fascinating and the homework actually enjoyable! Upon completion of the course, I started teaching English as a foreign language online.
Nei mesi intercorsi tra la presentazione della lettera di dimissioni e il momento in cui l’aereo è partito alla volta dell’Italia, ho frequentato un corso TEFL per l’insegnamento dell’inglese come lingua straniera. Avendo già studiato metodologie didattiche all’università e sviluppato un interesse personale per la linguistica e le lingue, ho trovato il corso TEFL molto interessante e i compiti a casa davvero piacevoli! Dopo aver completato il corso, ho iniziato a insegnare inglese come lingua straniera online.
Teaching helped fill my wallet with the funds to move abroad, but I still needed to meet the qualifications for obtaining a visa to enter Italy. From the various visa types offered, I decided upon applying for a student visa. I had always considered myself to be the nerdy type that liked to study, especially studying languages. I enrolled at a private language school in Florence full-time. I found my first home, a single bedroom rented out of an apartment a few blocks away from my new school, on an online housing website. I bought myself insurance for expats and researched the best Italian phone services. Before long, it was time to sell or pack up all of my belongings.
Grazie all’insegnamento, sono riuscita a mettere da parte i fondi necessari per trasferirmi all’estero, ma dovevo ancora soddisfare i requisiti richiesti per ottenere un visto d’ingresso in Italia. Tra i vari tipi di visto offerti, ho deciso di presentare domanda per un visto per motivi di studio. Ho sempre pensato di essere una nerd a cui piace studiare, soprattutto le lingue. Così mi sono iscritta a tempo pieno a una scuola privata di lingue a Firenze. Ho trovato su internet la mia prima casa – una camera singola in affitto in un appartamento vicino alla mia nuova scuola. Ho stipulato un’assicurazione per expat e cercato i migliori operatori telefonici italiani. Prima che me ne accorgessi, era arrivato il momento di vendere o imballare tutte le mie cose.
At long last, the day arrived when I would finally board a plane and cross the sea. It took a full 24 hours of travel from pulling out of the driveway of my parents’ house in Minnesota to when I finally stepped off the train in Florence. Exhausted and excited all at once, I unpacked my bags and started making my new rental into a cozy home. I also made a point of getting out of the apartment and spent some time walking the streets of my new neighborhood, finding my way to my new school and making a mental note of nearby restaurants I wanted to visit later. On my first trip to the nearest grocery store, Google Map’s estimated six-minute walk to the Coop took approximately sixty. Needless to say, it took a few weeks to feel confident finding my way around the city.
Ed ecco finalmente il giorno in cui avrei preso l’aereo e attraversato l’oceano. Ci è voluto un intero giorno di viaggio da quando ho lasciato la casa dei miei genitori in Minnesota al mio arrivo alla stazione a Firenze. Esausta e al contempo emozionata, ho disfatto le valigie e cominciato a rendere il mio nuovo appartamento in affitto un pò più confortevole. Sono anche uscita a fare quattro passi per le strade del mio nuovo quartiere, andando a cercare la mia nuova scuola e prendendo mentalmente nota dei ristoranti della zona che avrei poi voluto provare. La prima volta che sono andata al supermercato più vicino, quella che Google Maps stimava essere una passeggiata di sei minuti è durata in realtà un’ora. Inutile dire che ci sono volute alcune settimane prima di riuscire ad orientarmi del tutto.
My first Monday in Italy, I met my incredible Italian teachers. The student population in my classes fluctuated week by week. Some classmates came for a 2-week course, others for 2-year courses, but we all studied together based on current levels of proficiency. We were given a 20-minute coffee break in between our grammar and conversation classes, and during that short period of time those classmates became friends. Some, like the Canadian woman, spoke English as their mother tongue and comfortably interacted with me in English during our breaks. Others, like the Austrian husband and wife duo, were excited to have an excuse to also practice their English skills with the American girl. Then there were some classmates, like the Chinese boy studying at a nearby university, that did not speak a single word of English; in these beautiful circumstances, we were both required to bring our in-class lessons with us into our personal lives.
Il mio primo lunedì in Italia ho incontrato i miei incredibili insegnanti italiani. La composizione della classe cambiava di settimana in settimana, con alcuni studenti presenti solo per due settimane, altri per corsi di due anni, ma studiavamo insieme in base alle nostre competenze. Durante la pausa di 20 minuti tra le lezioni di grammatica e conversazione, ho iniziato a stringere amicizia con i miei compagni di classe. Alcuni, come la studentessa canadese madrelingua, parlavano con me in inglese durante le pause. Altri, come marito e moglie austriaci, erano entusiasti di poter esercitare il loro inglese con una ragazza americana. C’erano poi alcuni compagni di classe che non parlavano una parola di inglese, come il ragazzo cinese che studiava in un’università lì vicino; queste erano bellissime occasioni per mettere in pratica ciò che imparavamo a lezione.
It took only a few weeks from my arrival in Italy before I finally realized what it was that had been missing from my life in the States – and it was a life: a life outside of school or work. Remedying the unhealthy work-life balance that I learned in my American culture has become a primary goal as I continue to build a life for myself here in Italy.
Sono bastate poche settimane per capire finalmente cosa mi era mancato quando vivevo negli Stati Uniti: una vita al di fuori della scuola o del lavoro. Correggere il cattivo equilibrio tra lavoro e vita privata che avevo imparato in America è diventato il mio scopo principale mentre costruisco la mia vita in Italia.
Balance is a concept that the Italian people have perfected over centuries. They found balance in their art, in their architecture, in their diets, and in their everyday lives. Italians are masters of work-life balance. When the work day is over, it is over, and they go home. Friendly colleagues actually leave the office during breaks and grab a coffee together. Mothers and fathers bring their children to the park to play after school. Students put away the books to go dancing with their friends on weekends. The discovery of what freedom from the stresses of work and school outside of the 9-to-5 hours could look like gave me new excitement for life and all the things I could do in my spare time.
Gli italiani hanno perfezionato il concetto di equilibrio nei corso dei secoli. Essi hanno trovato equilibrio nella loro arte, architettura, alimentazione e vita quotidiana. Sono maestri nell’equilibrio tra lavoro e vita privata. Al termine della giornata lavorativa, spengono tutto e tornano a casa. Tra colleghi si esce dall’ufficio per bere un caffè insieme durante la pausa. Le madri e i padri portano i loro figli a giocare al parco dopo la scuola. Gli studenti mettono da parte i libri nei fine settimana per andare a ballare con gli amici. Scoprire cosa significa lasciarsi alle spalle le preoccupazioni legate al lavoro e alla scuola fuori dall’orario canonico 9-17 mi ha ridato entusiasmo per la vita e per tutte le cose che si possono fare nel tempo libero.
I completed my studies at the language school after nine short months. Through a social media post on my TEFL school’s page, I heard about a brick-and-mortar language school in Florence that was looking for English teachers. Excited to return to the teaching world – in person! – I applied and thankfully got the job. Nowadays I spend my afternoons teaching English in one-on-one and small group classes for Italian children.
Ho completato i miei studi alla scuola di lingue dopo nove mesi. Tramite un post sui canali social della mia scuola TEFL, ho scoperto che una scuola di lingue a Firenze stava cercando insegnanti di inglese. Emozionata all’idea di tornare ad insegnare – in presenza! – mi sono candidata e fortunatamente ho ottenuto il lavoro. Adesso passo i miei pomeriggi a insegnare inglese ai bambini italiani, sia con lezioni individuali che in piccoli gruppi.
My daily routine in Italy is much different than it ever was in the States. For one thing, my mornings are calm and relaxed. Most days I pour myself a caffè using my Moka pot and enjoy a cup of fruity yogurt. On weekends, I stop by a bar with friends for a cappuccino and a cornetto. The rest of my morning is spent doing housework like hanging the laundry to dry (because dryers are extremely rare) or sweeping the entryway.
La mia routine quotidiana in Italia è molto diversa da quella che avevo negli Stati Uniti. Per prima cosa, le mie mattine sono calme e rilassate. La maggior parte delle volte preparo un caffè con la mia moka e mangio uno yogurt alla frutta. Nei fine settimana, vado al bar con gli amici per un cappuccino e cornetto. Il resto della mattina lo dedico ai lavori domestici, come stendere il bucato (le asciugatrici sono estremamente rare) o spazzare l’ingresso.
Lunch is usually simple and casual. I try to take the time after lunch to reach out to my friends and family back in America and keep them company as they begin their morning. In the afternoon, I walk to work. Half of the classes I teach are taught at the school, which is a simple 20 minute walk from my apartment. Other private tutoring sessions require riding a bus or the tram. Florence is a surprisingly small city; you can walk the entire diameter of the city center in less than an hour and navigating the bus routes for trips outside of the city center is super easy. After work, I return home to make a tasty pasta dinner for myself. The final hours of the evening are mine to enjoy however I please.
Il pranzo è solitamente semplice e informale. Dopodiché cerco di ritagliarmi del tempo per contattare i miei amici e la mia famiglia in America e far loro compagnia mentre iniziano la giornata. Nel pomeriggio vado a piedi al lavoro. Metà delle lezioni si svolgono principalmente presso la scuola, che dista appena 20 minuti dal mio appartamento. Altre lezioni sono private e devo prendere un autobus o un tram. Firenze è una città sorprendentemente piccola; una passeggiata di meno di un’ora è sufficiente per attraversare tutto il centro ed è piuttosto semplice orientarsi tra le linee degli autobus per raggiungere zone più lontane. Dopo il lavoro, torno a casa per preparare una gustosa cena a base di pasta. Dopodiché mi godo le ultime ore della giornata facendo quello che più mi piace.
One of my favorite pastimes has become taking a passeggiata. In my humble opinion, there is nothing more beautiful than Florence’s city center after the sun goes down. I love to take a stroll through the ancient streets of Firenze alone. Another favorite evening activity, especially on Saturday nights, is dinner and drinks with friends. Saturdays are the most popular night for going out on the town. It is not unusual to see piazzas filled with people even past midnight.
Uno dei miei passatempi preferiti è passeggiare. A mio modesto parere, non c’è niente di più bello del centro storico di Firenze dopo il tramonto. Mi piace molto passeggiare da sola per le antiche strade di Firenze. Un’altra attività che amo, soprattutto il sabato sera, è uscire con gli amici per cenare e bere qualcosa. Il sabato sera è il momento più gettonato della settimana per uscire e divertirsi e non è insolito trovare le piazze affollate anche dopo mezzanotte.
Contrary to my American instincts, I feel safe in the late evenings. As a young, solo-traveling woman, I figured I would need to hold tight to the rules “Don’t go out after dark” and “Never walk alone”. Instead, I feel completely safe taking my evening strolls or walking home from an evening out on the town alone on a Saturday night. Of course, you still need to be aware of your surroundings and keep an eye on your purse. But the constant fear of the unknown passerby has subsided.
Nonostante la mia diffidenza da americana, mi sento al sicuro anche quando esco tardi la sera. Da giovane viaggiatrice solitaria, pensavo di dover seguire alla lettera regole come “non uscire la sera” e “non camminare da sola”. Invece, mi sento completamente al sicuro durante le mie passeggiate serali o quando rientro a casa da sola il sabato dopo una serata in centro. Naturalmente, è sempre importante essere coscienti di ciò che accade intorno a sé e tenere d’occhio la propria borsa. Ma quella costante paura del passante sconosciuto è passata.
On holidays and weekends, I have had the opportunity to travel around the country. I am too scared to drive on Italian roadways, so I am happy to declare that Italy’s public transportation system is reliable and extremely functional. On a whim, I booked a train ticket to the nearby city of Bologna for a bike race (I was raised in a strange American family that preferred to watch the Tour de France over the Super Bowl). When friends come to visit from the States, I always book a trip to another big city of their choice (usually, Venice) for a weekend. During the month of August, Italy shuts down – or so it feels.
Durante le vacanze e i fine settimana, ho avuto l’opportunità di viaggiare in tutto Italia. Ho troppa paura di guidare qui, quindi sono felice di poter confermare che il sistema di trasporto pubblico italiano è efficiente ed estremamente funzionale. D’impulso, ho prenotato un biglietto del treno per la vicina città di Bologna per una gara di ciclismo (sono cresciuta in una famiglia americana che preferiva guardare il Tour de France anziché il Super Bowl). Quando gli amici vengono a trovarmi dagli Stati Uniti, prenoto sempre un viaggio in un’altra grande città di loro scelta (di solito Venezia) per un fine settimana. In agosto poi l’Italia si ferma – o almeno così sembra.
Because of their respect for work-life balance, Italians also take their vacation days very seriously, and they take as many days off as they can without regret. The most popular time to get away is August, especially around the 15th, which is a holiday known as Ferragosto. Shops are often understaffed, my favorite bar is closed for two weeks because the owners are on vacation, and government offices run on limited working hours. Travel can get extra pricey and more crowded than usual. Even so, I was still able to hop a fast train, then switch to a regional train, then board a regional bus in order to reach my destination: a tiny, one-hotel comune (township) hidden in the northern Valchiusella valley for a week-long getaway in the mountains. Traveling to wherever your heart desires is incredibly easy in Italy.
Proprio per via della grande importanza che danno all’equilibrio tra lavoro e vita privata, gli italiani prendono molto sul serio le loro vacanze e utilizzano quanti più giorni possibile senza rimpianti. Di solito si parte ad agosto, soprattutto intorno al 15, che è una festa nazionale nota come Ferragosto. Durante questo periodo le attività commerciali sono spesso a corto di personale, il mio bar preferito chiude per due settimane perché i proprietari vanno in vacanza e gli uffici pubblici lavorano con orari ridotti. Viaggiare in questo periodo può risultare più costoso e affollato del solito. Tuttavia, sono comunque riuscita a prendere un treno veloce, poi un treno regionale e infine un autobus locale per raggiungere un piccolissimo comune con un solo albergo nella Valchiusella settentrionale, dove sono andata in vacanza in montagna per una settimana. In Italia, viaggiare ovunque desideri il tuo cuore è incredibilmente semplice.
It should be noted that life abroad hasn’t been all sunshine and roses. Living in a foreign country has its challenges too. While I am able to read, write, and understand spoken Italian well enough, I still find myself nervous speaking in Italian for long periods of time. Sure, I can confidently tell the cashier at the grocery store how many plastic bags I want to buy, and I don’t fear making small talk with friendly camerieri (waiters) at restaurants or bars. But longer, sustained, and meaningful conversation with friends gives me pause.
Va detto che vivere all’estero non è tutto rose e fiori e presenta non poche sfide. Nonostante riesca a leggere, scrivere e comprendere abbastanza bene l’italiano parlato, non mi sento ancora a mio agio a parlare a lungo in italiano. Certo, posso dire con sicurezza alla cassiera del negozio di alimentari quanti sacchetti di plastica voglio comprare e non ho paura di scambiare quattro chiacchiere con i gentili camerieri di bar e ristoranti, ma mi blocco quando si tratta di conversazioni serie e prolungate con gli amici.
I currently share an apartment with four other young women such as myself – except that these ladies are all native Italians. When I first moved in, I noticed the girls were hesitant to interact with me because of the language barrier. (It should be noted that the feeling was entirely mutual.) Over time, my housemates grew more comfortable inviting me into conversation around the dinner table. Admittedly, I still don’t respond aloud often. This fear of speaking has made making real connections with some of the people in my life rather difficult. Luckily, comfort in conversing in Italian is a skill that comes with time and with practice. I simply need to be patient with myself and motivate myself to try to engage in conversation with my housemates more frequently.
Attualmente condivido un appartamento con altre quattro ragazze – tutte italiane. All’inizio, la barriera linguistica ha reso difficile interagire tra di noi. Con il tempo, però, le mie coinquiline si sono sentite più a loro agio nel coinvolgermi nella conversazione durante la cena. Lo ammetto, ancora non rispondo spesso ad alta voce. Questa paura di parlare ha reso piuttosto difficile creare un legame più profondo con alcune persone intorno a me. Fortunatamente, l’abilità di conversare in italiano arriva con il tempo e la pratica. Devo quindi essere paziente con me stessa e motivarmi a cercare di coinvolgere più spesso le mie coinquiline nella conversazione.
Additionally, navigating bureaucracy is no easy task. Between visas, permessi di soggiorno, and taxes, it seems I am always in communication with one government agency or the next. Most Facebook groups for expats agree: if there is ever an issue or confusion (and there often is), it is best to consult a professionista (in this case, a legal expert). Hiring a professional can be expensive, but it take a load of stress off of your shoulders and gives you peace of mind knowing that your questions are being carefully answered by someone who actually knows what they are talking about.
Inoltre, navigare nel mare della burocrazia è complicato. Tra visti, permessi di soggiorno e tasse, mi sembra di stare sempre a parlare con qualche ufficio pubblico. Molti gruppi Facebook per expat concordano sul fatto che, in caso di dubbi o problemi (cosa che spesso accade), è meglio rivolgersi a un professionista (in questo caso, un esperto legale). Assumere un professionista può essere costoso, ma toglie non poco stress e garantisce la tranquillità di sapere che le nostre domande stanno ricevendo risposte accurate da parte di qualcuno con la giusta competenza.
Overall, life in the States and life in Italy isn’t hugely different. Everybody still eats, sleeps, and works. But the beautiful differences come in the finer details of how. Italian life is slower, with great value placed in enjoying the simple pleasures of life. Italians don’t rush; they savor. In my experience, it is these differences that make life in Italy feel like a breath of fresh air.
In generale, la vita negli Stati Uniti non è molto diversa da quella in Italia. Anche qui si dorme, si mangia e si lavora. La vera differenza sta nel come si fanno le cose. Qui la vita è più lenta e si gode dei semplici piaceri della vita. Gli italiani si prendono il loro tempo per apprezzare ogni momento. Sono proprio queste differenze a rendere la vita in Italia una vera boccata d’aria fresca.
Written by our American contributor in Florence, Lyssa Yapp, and translated into Italian by Valentina Nicastro.
Ethics statement: Below you will find an affiliate link. If you buy something after clicking the link, we will receive a small commission. To know more about our ethics, you can visit our full disclosure page. Thank you!
Are you interested in improving your Italian in a fun and stress-free manner? Then we highly recommend Serena Capilli’s short stories in Italian (affiliate link), designed for beginners, advanced beginners, and lower intermediate learners (A1-B1 CEFR). These stories have been optimised for English speakers in search of a fun, laid-back learning experience! Read our full review here.
Heather Broster is a graduate with honours in linguistics from the University of Western Ontario. She is an aspiring polyglot, proficient in English and Italian, as well as Japanese, Welsh, and French to varying degrees of fluency. Originally from Toronto, Heather has resided in various countries, notably Italy for a period of six years. Her primary focus lies in the fields of language acquisition, education, and bilingual instruction.